Annunci immobiliari, dal 2012 obbligatorio l'indice di prestazione energetica.
FONTE: WWW.CASAECLIMA.COM
A partire dal 1° gennaio 2012 tutti gli annunci commerciali di vendita di edifici o singole unità immobiliari dovranno riportare
l'indice di prestazione energetica contenuto nell'ACE (Attestato di Certificazione Energetica).
La violazione di questo obbligo - previsto all'art. 6, comma 2-quater del decreto legislativo n. 192/2005 – comporta sanzioni che vanno dai 3.000 e 5.000 euro per annuncio.
Ad introdurre il nuovo comma 2-quater è stato il decreto legislativo n. 28/2011 (Decreto Rinnovabili), che ha inteso recepire le indicazioni dalla Direttiva 2010/31/CE sulla prestazione energetica nell'edilizia, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Europea del 18 giugno 2010. Questa direttiva, sostitutiva della direttiva 2002/91/CE che sarà abrogata dal 1° febbraio 2012, stabilisce che in caso di offerta in vendita o in locazione di edifici o unità immobiliari aventi un certificato di prestazione energetica, l'indicatore di prestazione energetica che figura nell'attestato deve essere riportato in tutti gli
annunci commerciali.
Lombardia
La prima regione italiana a dare l'esempio è stata la Lombardia. La legge regionale n. 3/2011 (Collegato ordinamentale 2011), entrata in vigore l'11 marzo scorso, prevede l'obbligo dal 1° gennaio 2012 di dichiarare la classe energetica e l’indice di prestazione energetica relativi alla climatizzazione invernale o al riscaldamento della singola unità immobiliare o dell’intero edificio in tutti gli annunci commerciali finalizzati alla vendita o alla locazione. L’inosservanza di questo obbligo è soggetta a una sanzione amministrativa da 1.000 euro a 5.000 euro di competenza dei Comuni in cui è situato l’immobile
oggetto dell’annuncio (leggi tutto).
Piemonte
A differenza della Regione Lombardia, la Regione Piemonte al momento non prevede sanzioni – né intende introdurle per i primi sei mesi del 2012 – per coloro che pubblicizzano vendite immobiliari senza indicare l'indice di prestazione energetica e la classe. Per il momento in Piemonte le locazioni sono esenti dall'obbligo; con un futuro provvedimento la Regione intende porre a carico del proprietario dell'immobile e non dell'intermediario immobiliare l'obbligo dell'indicazione negli annunci immobiliari dell'indice della prestazione energetica.
Il problema dell'assenza di informazioni e gli effetti sul settore “Il tema è di un'importanza senza precedenti per tutto il settore dell'Immobiliare italiano ma la copertura mediatica a riguardo è stata insoddisfacente se non inesistente”, sottolinea in una nota Portaliimmobiliari.net (www.portaliimmobiliari.net), il primo blog italiano dedicato ai portali immobiliari creato dalla divisione marketing di Soluzione Portali. “Lo stato di confusione, d'ignoranza o di supponenza generato dalle certificazioni energetiche e la conseguente scelta di non parlarne/scriverne come si dovrebbe, ha creato – osserva il blog - un clima di profonda incertezza che sta rischiando di mettere in scacco tutto il sistema della compravendita d'immobili con conseguenze dirette sull'economia italiana già duramente provata”.
I sondaggi Soluzione Portali, forte del suo contatto diretto con i responsabili di tutti i maggiori portali immobiliari italiani, ha prodotto una serie di sondaggi su scala nazionale “Certificazione Energetica, quanto ne sai ?” diretti alle agenzie immobiliari italiane. Dai sondaggi risulta che il 15,7% non è a conoscenza dell'obbligo dal 1° gennaio 2012 di indicare l'indice IPE in tutti gli annunci immobiliari. Il 21% non sa che da quella data per ogni immobile acquisito da pubblicizzare è richiesto il possesso dell'ACE o l'autocertificazione; il 47,3% ignora le sanzioni per la violazione dell'obbligo; il 52,6% non ha ricevuto sull'argomento comunicazioni o avvisi da parte delle associazioni di categoria; il 36,8% non ha ancora avviato delle pratiche con i proprietari per certificare la classe energetica degli immobili; il 47,3% non sta già valutando o non è alla ricerca di certificatori per i suoi immobili.
Analisi e indagini
Il risultato dei sondaggi è stato poi sottoposto ad indagine e verifica attraverso il know out dello staff di Portaliimmobiliari.net. Le verifiche sono state condotte attraverso interviste telefoniche, scambi di e-mail con i responsabili di 48 portali immobiliari italiani, oltre che con un sondaggio pilota condotto su un campione rilevante di agenzie dislocate nelle Regioni Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto, Lazio e Campania relativamente all'adempimento degli obblighi da parte dei clienti di diverse agenzie immobiliari. Ulteriore verifica è stata poi prodotta richiedendo una dichiarazione diretta riguardo alle certificazioni energetiche a due esponenti del settore della compravendita immobiliare, uno fronte portali immobiliari e uno fronte agenzie immobiliari.
Sono stati contattati direttamente 48 portali immobiliari di cui il 23% (11 su 48) hanno comunicato le modalità di invio dei dati di classe energetica e IPE. I portali che si sono attivati: Affitto.it, Attico, CambioCasa, Casa.it, Cercasi Casa, Idealista, Immobiliare, Livello Case, TrovaCasa, TuttoAnnunci.org, Tuttocasa.it. Allo stato attuale però non è chiaro
quali siano le precauzioni adottate. In particolare non si capisce se tali precauzioni manlevano portali e agenzie o serviranno solo per dare fiducia alle parti interessate. Dai colloqui telefonici intercorsi è altresì chiaro che il maggiore timore dei portali è quello di vedere i propri database svuotati di annunci qualora si diffonda preoccupazione relativamente
alle sanzioni previste dalla direttiva.
Da un sondaggio pilota condotto su un campione di agenzie dislocate nelle Regioni del Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto, Lazio e Campania, relativamente al quesito “Quanti dei tuoi clienti e degli immobili presenti nel tuo portfolio immobiliare, hanno già aderito agli obblighi relativi alla certificazione energetica e consegnato la documentazione?”, tutte le agenzie immobiliari campionate ad esclusione di quelle della Regione Veneto (60%) non superano il 20%.
È stato chiesto a Gianluca Capone, responsabile di LivelloCasa.it, quale sia la percezione che ha della normativa e in che modo il portale intenda tutelarsi e tutelare le agenzie e i privati che intendano proporre gli immobili a partire dal 1° Gennaio 2012: “Ci siamo adattati velocemente ai nuovi parametri richiesti dalle nuove normative ma c'è troppa confusione in giro perché non sappiamo quale strada seguire a causa delle molte eccezioni che riguardano la normativa in questione. Ogni regione adotterà la normativa secondo proprie deroghe locali che non avranno valore in altre regioni.
Questo significa che un portale che si propone a livello nazionale dovrebbe adeguare il suo sistema, personalizzandolo su singola regione e su singola categoria d'immobile. Le classificazioni delle proprietà differiscono a seconda del tipo d'immobile e si differenziano da categoria a categoria. Come LivelloCasa.it abbiamo preso la decisione di disattivare gli immobili presenti nel nostro database a partire dal primo gennaio 2012, lasciando alle singole agenzie la ricomposizione del pacchetto che potrà essere riattivato dopo la selezione di un nuovo parametro tra i quattro proposti: non disponibile, non classificata, in classificazione o dato reale”.
La stessa domanda diretta è stata posta a Massimo Michielan presidente di Planning Pool, una delle maggiori agenzie immobiliari operante su territorio veneziano: “Fino a poche ore fa siamo riusciti a recuperare circa il 20% di certificazioni, di cui non meno del 10% autocertificate, del nostro portfolio immobiliare. Ancora oggi devo capire se la mia agenzia dovrà assumersi il rischio di possibili sanzioni, pubblicizzando gli immobili su vetrina e via internet oppure se saremo costretti a svuotare le vetrine in attesa che le proprietà si adeguino alla normativa. Il discorso delle sanzioni va oltre le multe, perché si rischia di mettere a repentaglio tanto l'attività dell'agenzia che il patrimonio immobiliare del proprietario che decide di dare mandato all'agenzia. L'unica cosa certa è che il 1° gennaio entra in vigore la certificazione energetica ma da qui a capire in che modo dovrà essere recepita dalle agenzie operanti su singole Regioni, quali saranno le deroghe, se in attesa delle conferme o meno di deroghe e condotta sia possibile mantenere vetrina 'in attesa di certificazioni'... queste sono solo alcune delle domande irrisolte. Come agenzia e come operatori di settore noi di Planning Pool ci sentiamo abbandonati a livello informativo e come noi tanti, troppi dei nostri colleghi”.
Studioarkeco ritiene che:
Si ritenie che l’Attestato di Certificazione Energetica non sia un mero strumento burocratico fine a se stesso da allegare ad un atto di compravendita o locazione, ma sempre di più uno strumento di valutazione economica di un immobile che oltre a definire le strategie giuste per l’efficientamento energetico degli edifici sensibilizzando sul tema del risparmio energetico, servirà a ridurre le emissioni di gas serra entro il 2020 (come definito dalla comunità europea e dalle leggi nazionali). Pertanto tale atto richiede una attenta analisi da parte di tecnici specializzati che attraverso appositi rilievi strumentali e analisi in loco sono in grado di redigere un ACE realistico ed attendibile di durata decennale, che garantisca la massima attendibilità possibile in modo da premiare sul mercato gli edifici più virtuosi.